NASCONDINO – LO SPETTACOLO E IL PROGETTO PEDAGOGICO

Il progetto teatrale “Nascondino“, inedito in Italia, nasce dalla sinergia della Montessori Brescia Coop. Sociale ONLUS e dall’Associazione culturale “i perFORMErs – produzioni artistiche” con l’obiettivo di diffondere in tutta Italia l’attenzione, la sensibilizzazione e il dibattito pedagogico intorno a temi legati allo spettacolo. Nascondino è una storia attuale, una favola nera di due adolescenti e del loro desiderio di fuga, di amore e anche di rivalsa.
Un viaggio alla scoperta del mondo emotivo degli adolescenti, del rapporto che intrattengono con il loro corpo, con la scuola, con il sesso e con il contesto sociale in cui vivono. Il progetto prevede, oltre allo spettacolo, un momento di dibattito con il supporto di un pedagogista e degli attori (due ragazzi di 15/16 anni) che interpreteranno la storia. I destinatari del progetto sono soprattutto gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, rendendo lo spettacolo non solo un momento artistico ma anche occasione di incontro e di cultura, di scambio e di condivisione.

Il teatro assolve il compito di rappresentare la realtà, sottolineando spaccati di vita che fotografano la società di oggi. Storie autentiche che meritano attenzione e approfondimento che restituiscono consapevolezza e coscienza”: questo il pensiero di Giuseppe Di Falco, produttore dello spettacolo in collaborazione con l’Associazione Montessori Brescia, che raccoglie la sfida in un momento delicato e complicato per tutti, in special modo per gli adolescenti.

Lo spettacolo che è andato in scena per la prima volta in Italia nell’autunno 2021, inoltre, si avvale della prestigiosa firma del professor Raffaele Mantegazza, docente di Scienze umane e pedagogiche dell’Università Bicocca di Milano, che ne cura gli aspetti formativi e pedagogici del progetto che spiega: “Due ragazzi che condividono uno spazio ristretto, i loro corpi, i loro odori, i loro pregiudizi e le loro sofferenze. Quello che si mostra nello spazio di questo spettacolo è un microcosmo dell’adolescenza e di tutte le sue difficoltà in un mondo che giudica, etichetta, condanna ma non capisce e forse soprattutto non ama. Una piccola grande tragedia che unisce e divide due sensibilità attraverso la carnalità delle loro presenze, recuperata e persa al di là dell’invasione degli schermi”.

Raffaele Mantegazza, ha curato anche una serie di cicli di incontri online gratuiti sui temi di “Nascondino”, proposti ad aprile e maggio 2021 per le scuole medie e superiori, che hanno anticipato la visione dello spettacolo prima stagione.

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DESTINATARI DEL PROGETTO

I destinatari del progetto sono soprattutto gli studenti delle scuole secondarie di primo grado (consigliato dalla terza media) e secondo grado , ma anche i genitori, gli educatori, gli insegnanti e tutti coloro che operano in ambito socioeducativo.
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OBIETTIVI PRIMARI

Sensibilizzare i giovani e i nuovi pubblici verso i temi dello spettacolo; stimolare l’attenzione pedagogica e il confronto tra coetanei attraverso il dibattito con gli attori e il pedagogo; rimuovere pregiudizi e discriminazioni sociali.
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OBIETTIVI TRASVERSALI

Creare un pubblico teatrale giovane; promuovere la conoscenza dell’arte e del linguaggio teatrale; fornire spunti riflessivi per un corretto utilizzo delle tecnologie 
 e i nuovi media.

CONTATTI

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Saremo ben lieti di risponderti.

I perFORMers
produzioni artistiche
via dei Rossi 06 – Vecchiano (Pi)
P. IVA 02174180501
[email protected]

Associazione Montessori Brescia
Via Bollani, 20 – 25128 Brescia
P.IVA 03715420984
[email protected] 
www.montessoribs.it 

Per visitare il sito di Nascondino…

Per scaricare la Rassegna Stampa 2023

Per scaricare il Progetto Pedagogico

 

 

 

Stagione teatrale 2022/2023

 

2 Febbraio 2023 ore 10.00

Teatro Via don Minzoni, 5 – 21013 GALLARATE

MATINÉE PER STUDENTI

A seguire ci sarà il dibattito con il pubblico a cura del Prof. Raffaele Mantegazza, che ha curato il progetto pedagogico legato allo spettacolo.
Per info e biglietti

Dal 14 al 19 Febbraio 2023

 Teatro Lo Spazio – Roma,  Via Locri 42

 

26 Febbraio 2023

 Teatro Cardinal Massaia

Via Sospello, 32 – 10147 – Torino (TO)

 

26 Marzo 2023

 Teatro Busan -Mogliano Veneto

Per info e biglietti

Stagione Teatrale 2021

 

BRESCIA TEATRO SANTA GIULIA

23 Ottobre 2021 ore 21

CLICCA QUI PER ACQUISTARE I BIGLIETTI

 

2022

MILANO TEATRO SAN BABILA

 18 Febbraio 2022 ore 20.30   

 

19 Febbraio 2022 ore 15.30  e ore 20.30

 

20 Febbraio 2022 ore 15.30

 

MOGLIANO V.TO (TV) TEATRO BUSAN

18 Marzo 2022 ore 21.00

 

ISOLA DELLA SCALA (VR) TEATRO CAPITAN BOVO

19  Marzo 2022 ore 21.00

20 Marzo 2022 ore 16.30

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GUARDA IL TRAILER DELLO SPETTACOLO

GUARDA LA VIDEO INTERVISTA AL TEAM CREATIVO E DI PRODUZIONE

GUARDA IL VIDEO DEL PEDAGOGISTA PROF. RAFFAELE MANTEGAZZA

GUARDA IL VIDEO CON I COMMENTI DEL PUBBLICO

 

 

Le recensioni pedagogiche:

Due ragazzi che condividono uno spazio ristretto, i loro corpi, i loro odori, i loro pregiudizi e le loro sofferenze. Quello che si mostra nello spazio di questo spettacolo è un microcosmo dell’adolescenza e di tutte le sue difficoltà in un mondo che giudica, etichetta, condanna ma non capisce e forse soprattutto non ama. Una piccola grande tragedia che unisce e divide due sensibilità attraverso la carnalità delle loro presenze, recuperata e persa al di là dell’invasione degli schermi”.

PROF. RAFFAELE MANTEGAZZA

Docente di Scienze umane e pedagogiche

Dipartimento di Medicina e Chirurgia Università di Milano-Bicocca

In un’epoca di pervasività dei media, di spettacolarizzazione delle relazioni ridotte spesso a scambi di emoticon, in una società dove i riti di iniziazione sono inquinati da improduttive quanto sterili forme di narcisismo, due adolescenti scelgono la via più difficile per ritrovarsi. Si misurano con la diversità, con l’esclusione, con il bisogno di riconoscimento che scivola nell’esigenza di nascondersi a sguardi che non sanno vedere oltre le apparenze e i luoghi comuni, a tal punto che il superamento dei confini del lecito diventa l’urlo di un’identità negata. Si sceglie l’invisibilità, ma non il silenzio e sono i gesti e le azioni a parlare, a restituire la complessità dei rapporti con il mondo adulto, la resistenza ai meccanismi omologanti dei gruppi fra pari che sconfinano nei casi più drammatici in forme di bullismo. È una rappresentazione teatrale che turba, ci scuote, perché gli adolescenti in primis, desiderano partecipazione, coinvolgimento, passioni e slanci. Mostrare indifferenza è forse il più diseducativo degli atti nei confronti di chi si affaccia alla vita e cerca il proprio posto nel mondo.”

PROF. SSA ELENA ZIZIOLI

Docente di Pedagogia Professionale e Pedagogia della Narrazione

Dipartimento Scienze della Formazione

Università degli Studi “Roma Tre”

 

 

Nascondino è stato uno dei migliori giochi di quando ero bambino, credo che la traduzione teatrale, costituita dalla narrazione di una profonda storia di gioventù, sia la consacrazione della bellezza viscerale della necessità di cercarsi, di nascondersi, di ritrovarsi per poi affacciarsi ad una nuova vita.

Nascondino non è solo la narrazione di un incontro tra due ragazzi, bensì un inno alla necessità della scoperta difficile di Sé, un inno alla comprensione di quella gettatezza che è la dimensione umana.

DOTT. MARIO OREFICINI
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo Clinico

 

 

 

 

DON ELIO GIROTTO
Diocesi di Treviso – Parrocchia Mogliano Veneto
Parrocchia CAMPOCROCE DI MOGLIANO VENETO Santi Teonisto e Compagni martiri

“A volte si incontrano persone o si vivono delle esperienze che segnano la vita. Ho visto Nascondino una sera d’autunno, la prima volta che è stato rappresentato in pubblico, e sono rimasto letteralmente “fulminato”. Nascondino parla di identità, di crescita, di adolescenza e di giovinezza, di speranze e di solitudini e lo fa raccontando una storia, senza proporre soluzioni facili, anzi. Ci si sente coinvolti e ci si identifica nella storia e nei personaggi: i due protagonisti sono simpatici, di una empatia rara, ti senti immediatamente dalla loro parte, ma allo stesso tempo si resta turbati dalle loro debolezze che si scontrano fragorosamente con i loro sogni e desideri più profondi che sono quelli di ciascuno di noi. O forse, per essere sinceri fino in fondo, i due protagonisti mettono in scena LA domanda che sta dentro ciascuno di noi: c’è qualcuno che mi ama veramente e incondizionatamente? La risposta, saggiamente, non viene data ma viene espressa come desiderio struggente che si manifesta sia nelle parole travolgenti come un fiume in piena, sia nei gesti, in una carezza e in uno sguardo, in un abbraccio. Si giunge alla fine dello spettacolo turbati, decostruiti nelle proprie certezze ma non distrutti perché Nascondino alla fine ci dice, attraverso lo sguardo profondissimo dei due giovanissimi protagonisti, che la risposta a tutte le loro domane, e alle nostre, è racchiusa in una certezza: “Capire tutto significa perdonare tutto” (Madame de Staël).
Parafrasando Fred Uhlman ne “L’amico ritrovato”, posso dire che Nascondino, Gio e Mirko, sono entrati nella mia vita e non ne sono usciti più. Poiché, del resto, ne facevano parte da sempre ma avevo paura di dirmelo.”

 

 

L’opera, inedita in Italia, con la regia di Fabio Marchisio e la colonna sonora con caratteristiche da cinematografiche di Eleonora Beddini, ha vinto il primo premio del Mario Fratti Award 2019, presentato a New York City, presso l’Italian Cultura Institute, col titolo Hide and seek, con la seguente motivazione della giuria: “Un dramma convincente, ben articolato. Un gioco di forte impatto emotivo con passaggi poetici. L’autore è in grado di costruire un intersecarsi ambiguo di ruoli forti e deboli, tra attrazione e repulsione. Pur in modo originale, rispetto all’argomento, l’opera si presenta come una seria testimonianza dei nostri tempi. La scrittura felice e la trama inquietante lo rendono un testo teatrale che parla ad un pubblico senza confini.”

IL PROGETTO PEDAGOGICO

GLI INCONTRI DEL PEDAGOGISTA CON GLI ADOLESCENTI

Classi III secondaria I grado e I/II secondaria II grado

I incontro
MA DI CHE COSA STIAMO PARLANDO?
Omosessualità, pedofilia, pederastia: chiariamo i termini per capire meglio
Opera-stimolo.
“M’innamoro dei corpi che hanno la mia carne” di P. P. Pasolini
Partendo dalle definizioni dell’identità di genere, dell’identità sessuale, del comportamento sessuale, della scelta dell’oggetto d’amore si cercherà di mettere ordine nella confusione semantica che rischia di bloccare sul nascere ogni discorso sulla sessualità adolescenziale.

 

II incontro
UN ANGOLO TUTTO PER ME
Il pudore e la vergogna come un’arma di difesa per ragazzi e ragazze
Opera-stimolo.
“Pubertà” di E. Munch
Il senso di pudore che in preadolescenza caratterizza i vissuti dei ragazzi e delle ragazze per quello che riguarda il loro corpo è in questi tempi messo a serio rischio dall’invasività di una società soprattutto mediatica che vuole mettere tutto a nudo. Cercheremo di capire quanto il pudore possa essere considerato un’arma di difesa per l’individualità.

 

 

III incontro
MOSTRARSI DEBOLI
La fragilità come elemento costitutivo dell’umano
Opera-stimolo.
“Campo indiano” di E. Hemingway
Avere paura, fuggire, tremare, sentirsi deboli: aspetti dell’essere umano che gli hanno permesso per millenni di sopravvivere ai predatori, alle estinzioni, alle guerre. Aspetti evolutivi che spesso vengono considerati elementi “perdenti” da eliminare nel processo di crescita ma che invece sono la prova della reale intelligenza del bipede umano.

 

Classi III/IV/V secondaria II grado

I incontro
UN CORPO CHE SI APRE
La sessualità adolescenziale dalla masturbazione all’incontro con l’altro/a
Opera-stimolo
Racconto “Per sempre lassù” di D. F. Wallace
La difficoltà e la sfida evolutiva in adolescenza è nel passaggio da un corpo che si piega su se stesso alla ricerca del piacere a un corpo che incontra l’altro e impara a fidarsi e af-fidarsi superando le paure, le vergogne e il senso di inadeguatezza

 

II incontro
E THANATOS?
La mortalità del corpo e la dimensione dell’eros
Opera-stimolo.
“Memento” di I. U. Tarchetti
Parlare di eros senza nominare thanatos soprattutto quando ci si rivolge agli adolescenti significa dire una mezza verità che si trasforma in una bugia. Il corpo che sa che deve morire, il corpo che scopre in sé il potere di uccidere e di uccidersi è lo stesso corpo che, proprio affrontando questi temi, può aspirare alla felicità.

 

III incontro

QUESTO CORPO CHE MI FA STAR BENE
Che cosa è il piacere: il mio, quello dell’altro/a, quello di tutti
Opera-stimolo
Cantico dei cantici
Cosa significa “stare bene”: il piacere, l’orgasmo, la condivisione di momenti felici, la sessualità e l’amore in tutte le loro articolazioni, l’eliminazione dei sensi di colpa ma non del significato della responsabilità

 

 

 

Rassegna stampa

Ciclo di incontri online gratuiti con il docente di pedagogia prof. Raffaele Mantegazza

https://www.mediaesipario.it/in-sala/624-chi-vuole-giocare-al-nascondino-teatrale-ciclo-di-incontri-per-le-scuole.html

Aspettando ‘Nascondino’: un ciclo di incontri gratuiti su problemi adolescenziali tenuti dal prof. Raffaele Mantegazza, a partire dal 9 aprile in diretta su Zoom

Aspettando “Nascondino”

Riflettori su…di Silvia Arosio: Nascondino, lo spettacolo che unisce il teatro alla pedagogia: ecco il cast

Nascondino, quando il teatro abbraccia la pedagogia – QuiBrescia

Nascondino (Produzione i perFORMErs): Date e biglietti | Teatro.it

Riflettori su…di Silvia Arosio: Nascondino, lo spettacolo che unisce il teatro alla pedagogia: ecco il cast

Intervista su Radio Bruno

Mediasipario

Arte Live and Sound

Popolis

Musical Cafè

Intervista al team creativo su Musical Cafè

Un posto in prima fila

 

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