Indipendenza, la grande conquista

La scuola Montessori è per eccellenza una scuola che prepara all’indipendenza.
“Quando un bambino si fa indipendente, spiritualmente è nato”120, scrive Maria. “Bisogna prima di tutto dipendere da se stessi, perché nel momento del pericolo si è soli. E la forza non si può acquistare istantaneamente. Chi sa di dover lottare nel mondo, si prepara…”
E come ci si prepara all’indipendenza? Attraverso la volontà.
“Ciò che fa la resistenza non è la visione morale, è l’esercizio della volontà”122. “Come il bambino acquista l’indipendenza? La acquista per mezzo di una continua attività. Come realizza il bambino la sua libertà? Con uno sforzo continuo. … L’indipendenza non è statica, è una continua conquista e per mezzo di un continuo lavoro si giunge non solo alla libertà ma alla forza e all’auto-perfezione”.
“Il primo istinto del bambino è di agire da solo, senza l’aiuto altrui, e il suo primo atto cosciente di indipendenza è di difendersi da coloro che cercano di aiutarlo.”
Il bambino “vuole apprendere da sé, vuole avere esperienza del mondo e percepirlo col proprio sforzo personale. “Aiutami a fare da solo!” è il motto di ogni bambino lasciato libero di agire nell’ambiente.
L’attitudine a cercare l’aiuto all’esterno, a fare il meno possibile, a ridurre il lavoro e a farsi servire dagli altri, è un segno di regressione alla vita embrionale in un bambino che “non è stato aiutato nei primi giorni di vita ad adattarsi all’ambiente e ha acquisito un senso di disgusto per l’ambiente e l’attività.”124, perché questi hanno presentato per lui troppe difficoltà e
resistenza. È una sorta di atto di rinuncia di fronte a ostacoli troppo grandi quando il bambino era troppo piccolo per superarli da solo.   Invece “Chi è nato e cresce normalmente va verso l’indipendenza” e non la evita. Perché questa è la direttiva della Natura. “Il bambino cerca  l’indipendenza attraverso il lavoro: l’indipendenza del corpo e della mente”.
Quante volte ci è capitato di sentire un piccolino di due anni dire deciso “Faccio io!” e quante volte la risposta è stata “Lascia stare, tu sei troppo piccolo!”…
Il bambino “desidera agire secondo la propria volontà, cioè vuole trasportare cose, vestirsi, spogliarsi da solo, mangiare da sé ecc. … i nostri sforzi sono generalmente spesi, al contrario, per trattenerlo dall’agire: ora, opponendo questa resistenza l’adulto non si oppone al bambino, ma alla natura stessa, poiché il bimbo con la sua volontà collabora con la natura ed
obbedisce passo per passo alle sue leggi”.
Lasciamo dunque che il bambino ci guidi verso ciò che sa essere giusto per lui: dopo averlo protetto e custodito nel nostro ventre e nelle nostre braccia, lasciamo che nasca alla vita e muova i suoi primi passi nel mondo.
Accompagniamolo con discrezione, offrendo il nostro sostegno in caso di bisogno, ma lasciamolo libero di sperimentare e di agire cosicché non abbia un giorno da andare a ricostruire con fatica e sofferenza ciò che gli apparteneva per diritto e gli è invece stato negato in quello che era il momento giusto per lui.

Estratto dal libro Libertà e Amore di Elena Balsamo – Pediatra e Scrittrice

CLICCA QUI PER MAGGIORI INFO O ACQUISTARE IL LIBRO

Recent Posts