COS’È CHE RENDE UN’ATTIVITÀ MONTESSORI?

Le attività Montessori di solito sono indirizzate a una singola abilità. Per esempio, mettere una palla in una scatola attraverso un piccolo buco per permettere al bambino di esercitare questa sola abilità. È diverso dai molti giocattoli tradizionali in plastica che si rivolgono ad abilità molteplici, con una parte per spingere, un’altra dove cadono le palline, un’altra ancora che fa rumore e così via.
Preferiamo, inoltre, usare materiali naturali. I bambini piccoli esplorano con tutti i sensi e i materiali naturali come il legno sono bellissimi da toccare e di solito sono sicuri da mettere in bocca, oltre al fatto che il peso dell’oggetto ha più probabilità di essere in relazione diretta con le sue misure. Per quanto talvolta siano più costosi, spesso i giocattoli di legno sono più durevoli e si possono trovare di seconda mano e poi passare ad altri una volta che il bambino abbia finito di giocarci. Riporre le attività in contenitori costruiti con materiali naturali, come ceste di vimini, inserisce poi nello spazio elementi fatti a mano e bellezza.
Molte attività Montessori hanno un inizio, un centro e una fine. Il bambino potrebbe iniziare con una piccola parte della sequenza e man mano che cresce sarà in grado di completare l’intero ciclo di lavoro, incluso il riporre l’attività sullo scaffale. Prova una sensazione di pace mentre si cimenta nell’attività, e soddisfazione una volta che l’ha completata. Quando si sistemano i fiori, per esempio, il bambino potrebbe mostrarsi interessato solo a versare l’acqua e ad asciugare con la spugna; piano piano imparerà tutte le diverse fasi e completerà il ciclo di lavoro, riempiendo piccoli vasi di acqua, sistemando tutti i fiori e riponendo alla fine ciascun materiale e asciugando l’acqua che si fosse versata.
Le attività Montessori sono complete. Completare un’attività è importante per il senso di padronanza. Un bambino potrebbe sentirsi frustrato se, per esempio, mancasse un pezzo di un puzzle. Se dovessero mancare dei pezzi, rimuoviamo l’intera attività.
Spesso le attività sono organizzate su vassoi o in cestini singoli. Su ogni vassoio o dentro ciascun cestino è contenuto tutto ciò di cui il bambino ha bisogno per completare il compito da solo. Se, per esempio, l’attività prevede l’uso dell’acqua, includeremo una spugna o un guanto assorbente per asciugare eventuali materiali versati.
I bambini acquisiscono padronanza con la ripetizione. L’attività dovrebbe essere al loro esatto livello: una sfida non troppo facile, ma neppure difficile al punto da farli desistere.
Adoro vedere una fila di mollette sulla parte alta di una pittura messa ad asciugare sulla rastrelliera: segno che un bambino è stato indaffarato a cercare di padroneggiare l’abilità
di stendere le sue pitture ad asciugare.
Potrebbero restare concentrati nella ripetizione solo di una parte dell’attività; per esempio esercitandosi nello strizzare una spugna o riempire una brocca dal rubinetto.
Restiamo a osservare e consentiamo loro di ripetere ancora e ancora la parte che stanno cercando di padroneggiare. Alla fine aggiungeranno altri passi al processo o passeranno
a un’altra attività.
Il bambino ha la libertà di scegliere l’attività. I nostri ambienti sono sistemati per incoraggiare questa libertà di scelta, esponendo solo un numero limitato di attività sulle
quali sta lavorando per padroneggiarle.
Il compito di insegnare diventerà facile, in quanto non dovremo scegliere cosa insegnare, ma predisporremo tutto di fronte a lui per soddisfare il suo appetito mentale. Deve avere assoluta libertà di scelta, e poi non gli serviranno altro che le esperienze ripetute, sempre più segnate dall’interesse e da una seria attenzione durante l’acquisizione di certe conoscenze desiderate.”
—Dr. Maria Montessori, Educare il potenziale umano

Autrice: Simone Davies, insegnante Montessori dell’AMI (Association Montessori Internationale) e scrittrice

tratto da:

Il Bambino Piccolo Montessori – Il Leone Verde Editore

 

 

 

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